UNA STORIA AFFASCINANTE
Dentro Levi's /
gennaio 2023
La nostra nuova collezione, Birth of the Blue Jean, celebra il 150º anniversario del leggendario brevetto ottenuto da Levi Strauss & Co. e dal sarto Jacob Davis. Abbiamo incontrato Paul O’Neill, direttore del design di Levi's® Vintage Clothing, per farci raccontare la storia. Fidatevi, è affascinante.
L’ISPIRAZIONE
Alla fine dell’Ottocento, il lavoro nelle fattorie, nei ranch, nelle ferrovie e nelle miniere d’oro del West americano era pesante, polveroso, logorante e sporco. Gli uomini indossavano pantaloni che spesso si rompevano in corrispondenza delle tasche e di altri punti di forte sollecitazione, creando il temuto cedimento nella zona inguinale”. |
Jacob William Davis, conosciuto come “J.W.”, un sarto e aspirante inventore originario di Riga, in Lettonia, che lavorava a Reno ed era specializzato nella realizzazione di tende e coperture per carri, ebbe l’idea di sistemare alcuni rivetti sui pantaloni da lavoro in corrispondenza di questi punti di forte sollecitazione. Scrisse una lettera al suo fornitore di tessuti Levi Strauss a San Francisco, per ordinare i materiali e suggerirgli una collaborazione per un brevetto. |
Il 20 maggio 1873, Jacob Davis e Levi Strauss & Co. firmarono un brevetto statunitense, numero 139,121, per un “Miglioramento nel fissaggio di aperture di tasca”, e nacquero così i blue jeans con i rivetti. Questi pantaloni rinforzati risultarono quasi indistruttibili e Levi's® divenne l’abbigliamento preferito per la grezza banda di lavoratori, emarginati, imprenditori e fuorilegge che costruirono il futuro degli Stati Uniti. |
In collaborazione con Levi Strauss, Jacob Davis era finalmente riuscito a inventare qualcosa di utile per il mondo intero. Si trattò di una collaborazione leggendaria e Davis rimase a lavorare come responsabile dello stabilimento presso Levi Strauss & Co. per il resto della sua vita. |
NELLA MIA RICERCA PER QUESTA COLLEZIONE, HO SCOPERTO CHE LEVI STRAUSS INDOSSAVA PARTICOLARI CAPPELLI IN PAGLIA E AVEVA UN GRANDE SENSO DELL’UMORISMO.
– PAUL O’NEILL, DESIGN DIRECTOR, LEVI’S® VINTAGE CLOTHING
A tal proposito, Levi Strauss era originario di una cittadina nella parte meridionale della Baviera chiamata Buttenheim (che in tedesco antico significava “parte posteriore” + “casa”), un nome che col senno di poi si rivelò profetico dal momento che sarebbe diventato sinonimo di un capo di abbigliamento che copriva una particolare zona del corpo. |
I CAPI
“Questa collezione presenta riproduzioni fedeli agli originali di alcuni dei primissimi indumenti degli archivi di Levi's®, fra cui il maglione in tela d’anatra chiuso sul davanti del 1870 e la salopette in tela d’anatra dello stesso periodo. In precedenza, la nostra toppa in pelle più vecchia confermata risaliva a dopo il mese di marzo del 1875 e aveva il testo “re-patent”. Siamo sempre stati a conoscenza dell’esistenza di una toppa precedente, ma non eravamo mai riusciti a identificare completamente il testo. Quando abbiamo iniziato a studiare questo modello, abbiamo capito che si trattava di una toppa precedente perché non aveva la scritta “re-patent” su di essa, ma non siamo riusciti a decifrarne completamente il contenuto.
“Tracey Panek, la nostra storica, ha fatto una visita allo Smithsonian, dove si trova un paio di pantaloni Levi's® in anatra di cotone da noi donati negli anni Sessanta, e ha fotografato la toppa. Quindi ora abbiamo la toppa dello Smithsonian, la tappa post-1875 e questa toppa. Unendole insieme, siamo riusciti a decifrare completamente tutte le informazioni sulla toppa più antica, confermando che non c’era alcun testo “re-patent”, il che ci ha portato alla conclusione che questi indumenti risalivano a prima del 1875. Nei miei 14 anni di ricerca fra i capi firmati Levi's®, questa è stata un’enorme scoperta. Per la prima volta nella storia, siamo riusciti a datare un reperto a un anno precedente al 1875 con chiare prove a sostegno. È un risultato fantastico e mi rende davvero orgoglioso di questi capi.”
QUESTA SALOPETTE NON PRESENTA ALCUN MARCHIO SUI RIVETTI O SUI BOTTONI, E NESSUNA CUCITURA ARCUATA. È SENZA DUBBIO UNO DEI CAPI PIÙ DATATI NEL NOSTRO ARCHIVIO.
– PAUL O’NEILL, DESIGN DIRECTOR, LEVI’S® VINTAGE CLOTHING
MA… COSA SI INTENDE PER ANATRA?
La differenza fra la tela d’anatra e il denim
“La tela d’anatra è per l’appunto una tela, ossia una trama “uno per uno” (uno sopra, uno sotto, uno sopra…) quindi sulla sua superficie si vedono questi quadratini perfetti. Il denim presenta una trama “tre per uno” (tre sopra, uno sotto, tre sopra…). Poi la trama viene sfalsata nella riga successiva e in questo modo si ottiene il twill diagonale, che dà un carattere diverso dalla tela. Il filo dell’ordito è indaco e il filo della trama è naturale, quindi quando si risvoltano i jeans, otteniamo un orlo écru”.