Levi's® WellThread® Autunno-inverno 2021

La nostra collezione più sostenibile

Sostenibilità
agosto 2021

Collage of WellThreadCollage of WellThread

L’industria tessile è responsabile dell’emissione di 1,2 miliardi di tonnellate di gas a effetto serra: più di tutti i trasporti aerei internazionali e marittimi messi insieme! E quel che è peggio è che ogni anno 3 abiti prodotti su 5 finiscono in una discarica o in un inceneritore, e in alcuni Paesi addirittura il 40% dell’abbigliamento acquistato non viene mai indossato. È ora di ribaltare questi dati. Davanti all’intensificarsi progressivo della crisi climatica, rifiutiamo di accettare passivamente l’impatto ambientale del nostro settore e la tendenza all’usa e getta come una realtà inevitabile.


Al fine di ridurre la nostra impronta ambientale, siamo costantemente alla ricerca di nuovi modi radicali per produrre i vestiti che ami, lasciando un impatto minore. WellThread® è in prima linea su questo fronte, perché rappresenta la nostra collezione dal design più sostenibile, nonché il laboratorio di R&S in cui le nostre innovazioni vengono inventate, sperimentate e perfezionate prima di essere implementate su larga scala nel nostro brand.


Non consideriamo solo le risorse naturali necessarie all’abbigliamento, adottiamo un approccio olistico, considerando l’ambiente in tutte le fasi del nostro processo di produzione.

WellThread® è lo spazio in cui ci dedichiamo alla ricerca attraverso la pratica.

Paul Dillinger, Vice President, Head of Global Product Innovation

Our most sustainably designed collectionOur most sustainably designed collection

I quattro comandamenti di WellThread®

I nostri capi sono buoni solo quanto le risorse che li compongono. Ecco perché realizziamo con cura ogni singolo prodotto WellThread®, pensando al futuro e adottando quattro principi generali di produzione.

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GESTIONE AMBIENTALE

Il primo passo per ridurre la nostra impronta ecologica è la selezione e l’utilizzo di materiali con un fabbisogno idrico e chimico ridotto.


BENESSERE DEI LAVORATORI

Le persone che meglio conoscono i bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici sono proprio i lavoratori e le lavoratrici. Ecco perché il nostro programma Worker Well-being adotta un approccio unico per rispondere alle loro esigenze. Per prima cosa, i nostri fornitori consultano i/le dipendenti degli stabilimenti per sapere direttamente da loro cosa è necessario cambiare per migliorare il coinvolgimento, la produttività e la salute di chi lavora. Una volta identificati questi aspetti, collaboriamo con organizzazioni no-profit e ONG locali e nazionali per mettere in atto i programmi necessari e adeguarci al meglio ai bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici.

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DURATA E STILE SENZA TEMPO

Per smantellare la mentalità dell’usa e getta adottata dall’industria dell’abbigliamento, riflettiamo con molta attenzione a quali modelli creare per la nostra collezione WellThread®. Se entrano in produzione è perché crediamo che resisteranno alla prova del tempo, tanto in termine di stile che di durevolezza. Pensa per esempio alle T-shirt classiche, alle immancabili giacche Trucker (completate da fodere amovibili per essere indossate tutto l’anno!) e, chiaramente, ai jeans.


RICICLABILITÀ

Riduci. Riutilizza. Ricicla. Conosciamo tutt* questo motto, ma è più facile a dirsi che a farsi. A dire il vero, attualmente meno dell’1% dei capi di abbigliamento è riciclato. Per risolvere questo problema, abbiamo trascorso gli ultimi anni a esplorare il design circolare e a ricalibrare gli abiti WellThread® affinché possano essere riciclati e trasformati recuperandone i materiali.


DURABILITY & TIMELESSNESS
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“Il design circolare è importante perché ci consente di massimizzare le risorse già presenti nel nostro abbigliamento.”

— Una Murphy, Director Design, Global Innovation

Ogni singolo componente di un capo WellThread® (dal tessuto all’iconica toppa Levi's® Two Horse, fino alla cerniera) può essere riciclato. Progettando per la riciclabilità con stili monomaterici, teniamo i capi fuori dalle discariche e diamo loro una seconda, o addirittura una terza vita. In questo modo, quando arriva il tanto temuto giorno e non è più possibile indossarli, possono essere trasformati in qualcosa di completamente nuovo.

TINTURA DA PAURA

TINTURA ULTRASONICA

In questa stagione stiamo sperimentando l’applicazione della tinta con gli ultrasuoni. No, non vuol dire che facciamo cantare i delfini per tingere i tessuti. Vuol dire che, invece di usare le sostanze chimiche tipiche dei processi di tintura più tradizionali, usiamo una frequenza sonica per indurre l’adesione della molecola di pigmento alla fibra, sostituendo così un processo chimico con un’applicazione fisica. E, ciliegina sulla torta, questo processo consuma molta meno acqua rispetto ai metodi di tintura tradizionali. Suona bene, no?

TINTURE A BASE VEGETALE

Il mondo che ci circonda straborda di colori. Estraendo il pigmento da fonti naturali, riduciamo la nostra dipendenza dai derivati chimici sintetici e inquinanti e risparmiamo acqua. Nella collezione di questa stagione troverai un’ampia gamma di tinture naturali quasi surreali. Per esempio, i capi in denim devono la loro eccezionale tonalità esclusiva a un indaco naturale di origine vegetale. E per i nostri modelli non-denim usiamo una tintura di origine biologica a base di scarti vegetali sintetici. In altre parole, sfruttiamo i pigmenti presenti nella flora scartata, ad esempio i gusci di mandorla e persino le piante medicinali. Poi usiamo un agente non tossico che riduce il glucosio e applichiamo il pigmento usando le nostre tecniche Water<Less®.

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MERCE RARA

Dato che il cotone è il fondamento di quasi tutti i nostri prodotti, è imperativo per noi esplorare nuovi modi di tutelare le persone che lo coltivano. È per questo motivo che usiamo più cotone coltivato responsabilmente in tutta la nostra linea.

COTONE BIOLOGICO

Ti starai chiedendo: “Ma il cotone non lo mangio mica, perché devo comprarlo biologico?”. Se è vero che il cotone tradizionale non ha ripercussioni su chi lo indossa, le sostanze chimiche generalmente impiegate nei processi di coltivazione possono danneggiare gli agricoltori che lavorano nei campi, la fauna locale e l’ambiente circostante. Il cotone biologico non ha bisogno di pesticidi, erbicidi o fertilizzanti di questo tipo. Perciò vedilo come un gesto positivo per il nostro pianeta e per le creature con cui lo condividiamo.

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